Ogni dicembre, Fortune Italia indica la sua ‘Businessperson of the Year’, il protagonista del mondo del business che più si è distinto nel corso dell’anno. Il riconoscimento del 2023 è stato consegnato a Gianmatteo Manghi, Ad di Cisco Italia, che è anche protagonista della copertina del numero di dicembre 2023 – gennaio 2024 di Fortune Italia.
“Sono grato a Fortune Italia – ha subito commentato Manghi, nella foto in evidenza con l’editore di Fortune Italia Leonardo Donato e il direttore Paolo Chiariello – ma anche alle persone che lavorano quotidianamente con me. Il riconoscimento va a me come persona, ma il merito è loro”.
Sul magazine l’Ad analizza gli attacchi informatici alle infrastrutture strategiche nazionali e alle aziende private e spiega le tecnologie innovative di autenticazione passwordless per alzare al massimo il livello di sicurezza cibernetica. Sul palco dell’evento organizzato da Fortune Italia nella sede romana di Treccani e di Treccani Accademia, intervistato dal direttore responsabile Paolo Chiariello, Manghi ha parlato della sua visione e delle strategie del colosso americano.
“Per me innovazione significa risolvere problemi e cogliere opportunità in modo originale”, dice Manghi. “Avere un beneficio economico, sociale e anche ambientale, aspetto da cui oggi non si può prescindere. Il digitale è probabilmente lo strumento più importante di tutti per fare innovazione ed è il motivo per cui Cisco punta molto su questo. Innovare è digitalizzare. Ma l’innovazione non può non avere una forte attenzione alla sostenibilità e all’attenzione ad alcuni principi etici, pensiamo all’intelligenza artificiale. Per questo tutta l’AI che noi sviluppiamo sarà ispirata ad alcuni principi che abbiamo pubblicato”.
Quali innovazioni maggiori ci si può aspettare nel 2024? “Voglio ricordare la minaccia della tecnologia quantum, che permetterà di violare le migliori misure di sicurezza informatiche in pochi istanti. Ci metterà pochi anni a essere disponibile sul mercato”.
Per questo, dice Manghi, “stiamo investendo nelle tecnologie basate sul quantum, in particolare sulla quantum security e sul quantum networking. Abbiamo in Italia un centro di ricerca e sviluppo che se ne sta occupando e che sta realizzando cose molto interessanti in modo da proteggere i dati. Vogliamo rendere disponibile questo sforzo al nostro Paese per costruire un primato a livello internazionale”.
Tra i progetti più innovativi attualmente attuati in Italia, Manghi cita “la digitalizzazione delle reti di distribuzione dell’energia: sia le reti elettriche che le reti di distribuzione del gas. Sono progetti pubblici con Enel e con Snam per digitalizzare quelle reti e renderle molto piu sicure, ma anche per abilitare, nel caso di Enel, una generazione rinnovabile sempre ai fini della sostenibilità e dell’indipendenza energetica. Poi ci sono progetti più piccoli, che sono molto di frontiera e per questo consentono di essere replicati dando la possibilità al nostro Paese di sviluppare altri progetti innovativi. Faccio l’esempio della Maserati a guida autonoma che ha partecipato alla mille miglia. Abbiamo lavorato con il Politecnico, loro hanno realizzato il sistema di AI e noi la rete sicura per collegare la Maserati al sistema di AI. Questo può consentire in futuro di utilizzare l’intelligenza artificiale a fini industriali”.
Il valore economico di innovazione e cultura: l’evento di Fortune Italia
Manghi menziona spesso l’obiettivo di arrivare a un “sistema senza password”, che “significa creare frustrazione per gli hacker che vogliono rubare i nostri dati e non per utenti che devono inserire una password 3 o 4 volte. Noi sviluppiamo tecnologie che sanno analizzare il comportamento degli utenti, la tipologia del traffico, i dati biometrici. Cosicché l’utente possa navigare in modo tranquillo, anche grazie all’intelligenza artificiale”.
L’AI è però un’arma a doppio taglio. Gli stessi hacker la utilizzano per mettere meglio a segno i loro colpi. “Sí, c’è l’aspetto di opportunità e minaccia. Ma senza l’AI applicata in modo positivo non possiamo bloccare i criminali informatici. Per cui la cosa più importante è sviluppare competenze e tecnologie per investire in quest’arma a doppio taglio”.
