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3Sun: la Gigafactory Enel verso nuovi partner, mentre cambia il Ceo. Assunzioni a gennaio

La 3Sun di Catania verso nuovi partner. La futura gigafactory del fotovoltaico di Enel è ormai da mesi al centro delle voci che vedono un interessamento di player per un ingresso nella società. Mentre le indiscrezioni continuano, sono state spostate a inizio 2024 alcune delle assunzioni previste per il 2023 e il vertice della fabbrica è cambiato: non sarà più Eliano Russo a guidare la 3Sun gigafactory, ma Stefano Lorenzi. Come Russo, Lorenzi viene da Enel X, e in passato è anche stato Ceo di Sirti. Più recentemente, è stato responsabile per il lancio di Enel Fibra, un nuovo operatore di telecomunicazioni integrato con Enel Energia.

Enel ed Enel Green Power, che ha il 100% della fabbrica, non hanno confermato né smentito finora le voci di un ingresso di altri player nel 50% della società, diventate sempre più insistenti. Tra i pretendenti, secondo un’indiscrezione del Corriere della Sera, al fondo di investimento britannico Nextenergy (di cui si conosceva l’interessamento già un anno fa, prima ancora che la guida di Enel cambiasse, passando da Francesco Starace a Flavio Cattaneo) si sarebbe aggiunta anche Ikea. L’operazione prevederebbe anche un aumento di capitale.

Nelle scorse settimane il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli ha presentato un’interrogazione parlamentare e ha chiesto di fermare l’eventuale vendita, che in ogni caso dovrebbe riguardare il 50% della società.

Cos’è la 3Sun Gigafactory?

La fabbrica di Enel Green Power, che si trova in quel distretto tecnologico che viene chiamato Etna valley, punta a una produzione annuale di 3 GW all’anno (da 200 Mw attuali) attraverso TANGO, cioè iTaliAN pv GigafactOry, per il quale è stata stimata la creazione di un migliaio di posti di lavoro entro il 2024.

Questa ‘estensione’ per la produzione di moduli fotovoltaici innovativi, ad alte prestazioni e in sviluppo dal 2015, è in cantiere, ma dovrebbe cominciare a dare risultati nel 2024. La tecnologia è quella delle celle fotovoltaiche a eterogiunzione bifacciale (B-HJT).

Un primo avvio della produzione era previsto a fine 2023, spiega a Fortune Italia Raffaele Loddo, sindacalista e segretario di Ugl Chimici Sicilia, sigla che a inizio dicembre ha chiesto rassicurazioni per il ritardo nel piano di assunzioni, preoccupata per la direzione presa sul fotovoltaico. Come detto a novembre, l’Ad Flavio Cattaneo vuole concentrarsi sulle attività ‘core’ dell’azienda, come la produzione, la distribuzione e la vendita di energia. Sulle altre attività, come appunto la gigafactory, sono state prospettate delle partnership. Sulla fabbrica, va ricordato, c’è un grande interesse istituzionale: tra le visite degli scorsi mesi anche quella del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Mattarella in visita alla Gigafactory 3Sun di Enel di Catania

Per quanto riguarda gli investimenti, che sfiorano i 700 mln di euro in tutto, il progetto per i super pannelli fotovoltaici è passato anche dai finanziamenti dell’Ue: TANGO è tra le 7 iniziative selezionate dalla Commissione UE nell’ambito del primo bando dell’Innovation Fund dedicato ai grandi progetti, aggiudicandosi il finanziamento da oltre 100 mln di euro. Insieme ai fondi Pnrr, il finanziamento sfiora i 200 mln.

Loddo spiega che Ugl ha chiesto rassicurazioni sul futuro per diversi motivi: la possibile direzione presa dall’azienda sulle tecnologie rinnovabili, il ritardo nelle assunzioni e quello nella produzione. “Era prevista una prima tranche di assunzioni pari a circa 300 unità entro dicembre 2023. La previsione era anche di partire con prima linea di produzione entro l’anno scorso. Oggi invece si prevede di partire tra gennaio e febbraio con quasi un centinaio di nuove assunzioni. Da metà gennaio dovrebbe avvenire l’ingresso di personale in 3sun, il che lascia intendere che verso marzo-aprile dovrebbe iniziare la prima linea di produzione. Nel frattempo, osserviamo quello che avviene: nel caso in cui l’azienda dovesse vendere il 50% della fabbrica si apre un discorso più generale sulle fonti rinnovabili, per le quali c’è un grande bisogno di produzione, per la transizione dai combustibili fossili. L’attenzione da parte del sindacato è alta perché la preoccupazione è che questo possa generare un’inversione di tendenza” dell’azienda sulle tecnologie rinnovabili, ma anche per la scelta della tempistica di un eventuale ingresso di player esterni, considerato che la produzione non è ancora stata avviata.

Ai livelli più alti sono già state fatte un centinaio di assunzioni, racconta il sindacalista, che ricorda che in tutto per la fabbrica sono previste quasi mille assunzioni e cinque linee di produzione, di cui una ‘ammodernata’. E “va considerato anche l’indotto che interessa la Sicilia: si parla di migliaia di persone”.

Da Enel confermano che i numeri del piano di assunzioni non hanno subito modifiche, con 900 assunzioni previste.

I test

La fabbrica ha comunicato a inizio dicembre che la catena di produzione automatizzata di 3SUN è stata messa in funzione. “La nuova Gigafactory inizia così il percorso verso la piena capacità produttiva. A testimoniarlo concretamente, i moduli fotovoltaici appena assemblati interamente in fabbrica”. Dopo che “ad aprile 2022 sono partiti i lavori di costruzione della Gigafactory, possiamo annunciare che i macchinari della fabbrica solare del futuro hanno superato brillantemente i test di produzione”.

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