L’Enel “non uscirà mai da Open Fiber, perché non è nelle nostre corde farlo”, lo ha chiarito l’amministratore delegato Francesco Starace, sottolineando che la mission della società “è di cablare con la fibra l’intero Paese in modo granulare, a costi competitivi e in un lasso di tempo breve”. Tutto ciò va fatto “con grande gradualità”, ma “qualunque cosa che possa rendere più agevole, veloce e granulare questa missione ci piace, il resto non sappiamo”.
L’obiettivo della società della fibra di Enel e Cdp è arrivare a “19 milioni di abitazioni connesse a fine 2021”, con un “ebitda pari a 350 milioni di euro”. “Open Fiber – spiega l’Ad – è un’impresa che sta facendo un ottimo lavoro, ha ottenuto 3,8 miliardi di finanziamenti, sta lavorando benissimo, siamo molto soddisfatti della performance che supera le nostre aspettative”.
E a chi gli chiede se la vicenda di Tim possa compromettere quelli la realizzazione di una rete unica tra la stessa Tim e Open Fiber risponde che “dobbiamo rispettare gli esiti di questa saga infinita di Tim. Penso che alla fine ci sarà una certa intesa tra gli azionisti e che il Paese trovi un po’ di pace, tutto il resto sono illazioni e polemiche. Ricordiamo – ha proseguito Starace – che Tim è una società quotata in Borsa, parlarne non aiuta nessuno, facciamo il nostro lavoro”.
