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Cnh Industrial scorpora Iveco, nasceranno due società

L’operazione è di prima grandezza, anche se non porta in dote lo scintillio dello scorporo e della quotazione della Ferrari o la svolta strategica epocale segnata dalla fusione di Fiat con Chrysler e la nascita di FCA. Ma prende le mosse dalla stessa spinta: la creazione di valore per gli azionisti, un imperativo per John Elkann e prima di Sergio Marchionne. Cnh Industrial, leader nella produzione di veicoli industriali e commerciali e di macchine agricole, trattori e macchine per le costruzioni, l’ha annunciata al Capital markets day alla Borsa di New York: separerà in due società il gruppo controllato dalla Exor della famiglia Agnelli. Dopo la fusione con Cnh nel 2013, a partire dal 2021 Iveco insieme a Ftp (Fiat PowerTrain) tornerà a camminare da sola.

Dal gruppo – 29,7 miliardi di dollari di fatturato, 64mila dipendenti, 67 stabilimenti industriali e 54 centri di ricerca – nasceranno due società distinte, entrambe quotate a Milano e a New York, con sede legale ad Amsterdam e sede fiscale in Gran Bretagna: questo l’annuncio dell’amministratore delegato Hubertus Muhlhauser che ha spiegato come le attività “On-highway” (stradali) verranno separate dalle attività “Off-highway” (non stradali).

Da una parte si concentreranno Tir, veicoli industriali pesanti e leggeri e autobus a marchio Iveco, Iveco Bus e Heuliez Bus (69% dei ricavi) a cui si aggiungerà il segmento motori di Fpt Industrial (31% dei ricavi) per un fatturato 2018 stimato in 13,1 miliardi di dollari, dall’altra trattori e macchine agricole Case lh, New Holland e Steyr (75% dei ricavi), macchine per le costruzioni New Holland Construction (19% dei ricavi) e veicoli speciali Astra, Difesa e Magirus (6% dei ricavi) per un fatturato stimato in 15,6 miliardi di dollari. Ftp Industrial continuerà a fornire i motori anche a questa seconda società attraverso un accordo di lungo periodo. Il gruppo “On-highway” dovrebbe essere quotato nel primo trimestre del 2021. Per ogni azione Cnh Industrial verrà assegnata un’azione della nuova società “On-highway”.

Il piano 2020-2024 “Transform 2 win”, che dà il la alla separazione, è stato illustrato da Cnh Industrial alla borsa di New York: prevede investimenti per 13 miliardi di dollari nell’arco di piano, un incremento medio annuo dei ricavi del 5%, un margine Ebit all’8% entro il 2022 e un rendimento del capitale del 20% e si pone l’obiettivo di ridurre i costi operativi, aumentare l’efficienza delle attività con azioni di ristrutturazione mirate. Il completamento del programma è previsto per la fine del 2020 con oneri fino al 2022 tra i 450 e i 500 milioni di dollari. Dei circa 17mila dipendenti impiegati negli stabilimenti italiani, 13mila dovrebbero essere trasferiti nella “nuova Iveco” mentre i rimanenti faranno capo alla società dei trattori e macchine industriali “Off-highway”.

Il presidente e Ad di Exor, John Elkann, ha confermato che la holding della famiglia Agnelli resterà l’azionista di riferimento di entrambe le società. “In qualità di maggiore azionista singolo di Cnh Industrial – ha spiegato Elkann – Exor assicura pieno sostegno a questo piano, che mira a liberare tutto il potenziale della società, nell’interesse dei suoi azionisti. Questa operazione è totalmente in linea con il nostro approccio di lungo termine, che consiste nell’aiutare il management a costruire grandi società, con visione e determinazione, a beneficio di tutti i suoi stakeholders”.

“Questo piano coraggioso porterà alla creazione di due nuovi leader globali nei rispettivi settori”, ha commentato Suzanne Heywood, presidente di Cnh Industrial, aggiungendo che il consiglio di amministrazione lo sostiene con forza. “Con la strategia ‘Transform 2 win’ tutti i nostri eccellenti segmenti saranno maggiormente in grado di esprimere il loro completo potenziale in termini di performance finanziaria, generazione di valore sia per gli azionisti sia per tutti gli stakeholder”, ha aggiunto l’Ad Hubertus Muhlhauser. L’assemblea degli azionisti che dovrebbe approvare la scissione è prevista nel secondo semestre 2020. Iveco investe nei camion a idrogeno e elettrici. Cnh Industrial ha anche annunciato una partnership strategica ed esclusiva con la società americana Nikola Corporation per la produzione di camion alimentati ad idrogeno ed elettrici: Il gruppo investirà 250 milioni di dollari acquisendo una quota del capitale.

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