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La settimana, storie e analisi: le parole di Draghi

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Questa è la versione web della newsletter settimanale di Fortune Italia. Ci si iscrive qui. Questa settimana: L’esempio digitale dell’Estonia; l’industria bergamasca che non può fermarsi; “nulla sarà più come prima”, dice Gualtieri; l’esperimento involontario dell’epidemia.

È in stampa il numero di aprile di Fortune Italia. La settimana prossima sarà in edicola e scaricabile nella versione digitale, come ogni mese. L’emergenza Coronavirus non ci ha fermato, come non ha fermato tutte le testate che stanno garantendo un’informazione straordinaria in tempi straordinari. Anche per questo lanciamo un appello che non riguarda solo noi ma tutte le testate che ritenete importanti: comprate giornali e riviste, in edicola e online, abbonatevi se ne avete la possibilità. È l’unico modo per sostenere l’informazione in questa fase.Questo è il link per abbonarvi a Fortune Italia nella versione cartacea o nella versione digitale.

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L’opinione

Di Fabio Insenga

Le parole di Mario Draghi al Financial Times hanno lasciato il segno. Nella sostanza, perché aprono la strada all’unica opzione possibile per affrontare la catastrofe economica che nasce dall’emergenza Coronavirus, e nel dibattito politico, perché sono state subito lette, interpretate, e anche strumentalizzate, secondo convenienza.

Bene, ascoltare Draghi è una cosa, usarlo come un’arma contro il governo è un’altra. È soprattutto una questione di priorità. Perché c’è un tempo per la contesa politica e uno, straordinario come straordinarie sono le condizioni in cui siamo, in cui serve altro. Ora, oggi, serve un governo che sbagli il meno possibile e che sia sostenuto dal Parlamento, nel pieno delle sue funzioni.

Trovate qui l’opinione integrale.

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Le altre storie della settimana

Tech
Ecco perché l’Estonia era l’unico paese preparato al coronavirus

Se volete sapere come sarà il mondo quando l’epidemia di coronavirus sarà terminata, forse dovrete guardare all’Estonia. Il piccolo Paese baltico, infatti, è l’unico in Europa che si poteva considerare veramente preparato a fronteggiare la crisi. I suoi cittadini sono quelli che, secondo diverse rilevazioni, soffrono meno le sensazioni che tutti noi stiamo sperimentando: panico, ansia, paura e dubbio. Il motivo è che l’Estonia, a differenza dell’Italia, ha costruito negli anni una solida infrastruttura digitale governativa che permette ai cittadini di fare praticamente qualsiasi cosa online, evitando contatti fisici. Immediatamente dopo il lockdown del Paese, indovinate cosa hanno fatto gli estoni? Hanno lanciato un hackathon, cioè una gara di idee per finanziare startup in grado di rispondere alla crisi e in questi giorni sarà aperto un acceleratore con il supporto della Commissione Europea.

Coronavirus
L’industria bergamasca che non può fermarsi

Una Fort Knox nell’epicentro del focolaio bergamasco del Covid-19. Che alla prima notizia di contagio in Italia si è attrezzata ben oltre le misure richieste dal Governo a tutela della produzione ma soprattutto dei suoi uomini. La Aluberg di Bagnatica, Bergamo, è tra i campioni mondiali nella produzione di film in alluminio. L’azienda, prossima a Nembro e Alzano Lombardo, tristemente agli onori delle cronache, serve sia l’industria farmaceutica – pensiamo ai blister – sia quella alimentare. Un tassello fondamentale della supply chain che non può fermare le macchine.

 

Coronavirus
Gualtieri: nulla sarà più come prima

“Nulla sarà più come prima”. Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, parla dell’Era post coronavirus. Nel corso dell’audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, mentre snocciola i provvedimenti del decreto legge di marzo, Gualtieri afferma che ”dovremo trarre una serie di lezioni” dalle ”trasformazioni” che questa emergenza sta ingenerando. La prima di queste, secondo il ministro, ”è quella sull‘importanza del sistema sanitario, della ricerca in campo scientifico, clinico e farmacologico”. L’attuale governo, dunque, porta in seno un compito fondamentale: quello di dare ”una visione e un’idea del futuro dell’economia, del rilancio di questo Paese, a partire da questa esperienza”.

 

Ambiente
Inquinamento e clima, l’esperimento involontario del Coronavirus

Quali sono i legami tra impatto umano sull’ambiente e Coronavirus? Le risposte a una domanda dal raggio d’azione così ampio toccano argomenti diversi, e si possono idealmente collocare in ordine lungo l’evoluzione seguita fin qui dal virus stesso: da singolo focolaio in un wet market di Wuhan (in cui si vendono animali selvatici, e i maggiori indiziati del caso coronavirus sono pipistrelli e pangolini) a pandemia globale. Una propagazione che ha provocato una serrata ormai internazionale, e che, tornando allo strano rapporto tra virus e ambiente, sta offrendo l’opportunità unica e senza precedenti di osservare un pianeta libero (solo in parte, fortunatamente) dall’influenza umana, in particolare da una buona fetta di inquinamento atmosferico.

Notizie Adnkronos

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