Le imprese possono spingere la rivoluzione digitale. “Deve partire dalla testa delle imprese” e deve passare attraverso una “sensibilizzazione rispetto all’utilizzo delle tecnologie 4.0” della classe imprenditoriale che “può dare una spinta verso una vera modernizzazione del sistema”. Non ha dubbi Andrea Bianchi, responsabile pianificazione strategica e politiche industriali di Invitalia, nell’indicare una delle priorità per la trasformazione digitale e per l’attuazione del PNRR. Nel suo intervento per il progetto ‘Connect the Intelligence’ di Fortune Italia in collaborazione con Nokia, Omron e Oracle, evidenzia come guardando al PNRR e alle opportunità legate alle risorse che saranno liberate, non si può che fare riferimento ai dati, “è necessario intervenire per sviluppare i dati come fattore di produzione”, e all’investimento sulle competenze, perché la sfida è “puntare sulla formazione del capitale umano”. Siamo di fronte a un’occasione da non perdere. “Siamo ancora la seconda piattaforma manufatturiera in Europa” ma, avverte Bianchi, per conservare questa posizione, dobbiamo “incentivare gli investimenti in ricerca e innovazione per sostenere la trasformazione digitale”. Serve una politica industriale coerente con l’obiettivo.
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