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Microsoft Italia, le best practice dell’innovazione sostenibile

silvia candiani microsoft italia

Con Ambizione Italia, Microsoft ha cominciato a lavorare sulle competenze digitali degli italiani già nel 2018. L’obiettivo principale: colmare quel gap (preoccupantissimo, per le Big tech) che c’è tra i tanti posti di lavoro nel settore tecnologico e le poche persone che quelle tecnologie le sanno usare. Durante il primo lockdown Microsoft Italia ha rilanciato con il piano di investimenti quinquiennale #DigitalRestart. Ora, a un anno di distanza, nel pieno del fermento per il Next Generation Eu e la rivoluzione tecnologica alle porte italiane ed europee, in una conferenza fisico-virtuale Microsoft Italia ha fatto il punto su quelle iniziative, e ha lanciato un messaggio: i tempi non sono mai stati così favorevoli per la transizione verso modelli di crescita inclusiva e sostenibile.

Il summit di Microsoft Italia “L’innovazione per la crescita sostenibile” ha coinvolto una platea virtuale di imprenditori, manager e professionisti per un confronto sulle sfide e le opportunità per la ripresa. Secondo Silvia Candiani, Amministratore delegato di Microsoft Italia, “il Next Generation EU mette a disposizione 191,5 miliardi di euro di fondi, di cui oltre la metà sono potenzialmente collegati a soluzioni Cloud. Questa straordinaria iniezione di fondi può accelerare la crescita del mercato fino ad addirittura triplicarne o quintuplicarne il valore nei prossimi 3 anni. In questo scenario la transizione digitale ed ecologica rappresentano driver di sviluppo senza precedenti: questo è il momento ideale per le aziende di trasformarsi e adottare il digitale come leva competitiva. In questo modo potremo innovare e rilanciare il Paese, verso una società più sostenibile e intelligente, a misura di chi vi opera e la abita. Con il nostro piano Ambizione Italia #DigitalRestart stiamo investendo per facilitare questa rivoluzione, accompagnando imprese, PA e cittadini verso un futuro dove la tecnologia e le competenze consentono di realizzare il potenziale del Paese”.

Il piano di investimenti di Microsoft prevede digitalizzazione e tecnologie in primis, quindi Cloud Computing e Intelligenza Artificiale. Punto cardine del piano l’avvio della prima Regione Data Center in Italia e l’accesso a servizi cloud locali anche grazie a partnership strategiche che si stanno consolidando in questi mesi, come quelle con Poste Italiane e Leonardo, che assumono un valore cruciale nell’ambito del dibattito sulla creazione del Polo Strategico Nazionale.

Particolarmente significativa l’esperienza d’innovazione a tutto tondo di Poste Italiane che non solo rappresenta un partner chiave nell’ambito del piano Ambizione Italia #DigitalRestart, ma che è una realtà emblematica per la capacità con cui ha saputo reinventarsi come Digital Company (che fa forte affidamento sul cloud di Microsoft) capace di offrire servizi sempre più evoluti per contribuire alla digitalizzazione del Paese. Proprio la piattaforma Azure di Microsoft ha consentito a Poste e Microsoft di creare la piattaforma informatica per la prenotazione e la somministrazione dei vaccini per il Covid-19.

L’intelligenza artificiale

In linea con la centralità dell’Intelligenza Artificiale nell’agenda italiana ed Europea, Microsoft ha dato anche avvio a un centro virtuale di competenze, che in pochi mesi ha già coinvolto oltre 20 Partner in una quindicina di progetti, il Microsoft AI Hub, volto a mettere a fattor comune l’expertise di player nazionali qualificati per aiutare le realtà italiane a cogliere i vantaggi dell’AI e per accelerare la prototipazione di progetti in risposta alle esigenze di diversi settori industriali.

L’AI può infatti contribuire concretamente alla crescita del Paese: l’impatto dell’AI in Italia sarà pari a 570 miliardi di euro di fatturato al 2030. Secondo l’indice i-Com l’Italia ha un buon potenziale, 13° su 27 Stati UE, ma il rischio è di non sfruttarlo a pieno: in base alle stime Bain & Co intercetta solo l’1,5% della spesa globale, perciò è fondamentale fare sistema e Microsoft continuerà a impegnarsi in una logica di open innovation per favorire la diffusione dell’AI.

Nell’evento di Microsoft, sul tema AI, la testimonianza di Eni gas e luce: rispetto a un percorso a tutto tondo di trasformazione in una data driven company anche in virtù della liberalizzazione del mercato dell’energia e della trasformazione del retail con un focus su competenze, piattaforme e metodologie di lavoro. La cultura data-driven trasforma la conoscenza in decisioni di valore e il Cloud di Microsoft ha abilitato potenza di calcolo e servizi di Big Data & AI per programmare con precisione le azioni necessarie per garantire risposte puntuali al fabbisogno energetico e per offrire vantaggi agli utenti finali abilitando confronti sui consumi in una logica di customer centricity.

Campari Group ha scelto invece Dynamics 365 Customer Insights per raccogliere in un’unica piattaforma cloud le informazioni di business e sui consumatori relative a tutti i brand e a tutte le regioni geografiche in cui è presente. Grazie a una visione a 360° dei propri clienti, Campari Group può ora entrare in contatto in modo più efficace e personalizzato con i bartender e i consumatori finali tramite tutti i canali, dal marketing alle vendite, fino al customer service, offrendo al contempo le massime garanzie di sicurezza e protezione dei dati in linea con il GDPR e con le policy del Gruppo.

Lavazza Group ha raccontato come l’intelligenza possa essere infusa negli oggetti della vita di tutti i giorni, come le macchinette per il caffè. Sfruttando la piattaforma cloud Azure IoT e la consulenza strategica del Partner Reply, è stata creata un’architettura sicura per connettere le macchine del caffè Lavazza A Modo Mio e raccogliere dati in totale sicurezza, con l’obiettivo di mettere in pista funzionalità di manutenzione predittiva, garantire il corretto funzionamento delle macchinette e la piena qualità del caffè, ma anche far evolvere in futuro il servizio in modo sempre più personalizzato.

La sostenibilità

Altro nodo chiave per la ripresa è la transizione ecologica, che di fatto procede di pari passo con quella digitale. E nell’ambito del progetto Ambizione Italia #DigitalRestart non manca un focus sulla sostenibilità, in linea con la vocazione di Microsoft a livello globale di diventare carbon negative entro il 2030 e sostenere l’innovazione per combattere il cambiamento climatico attraverso investimenti concreti nel Climate Innovation Fund.

Ma non basta agire in autonomia, per questo a livello locale Microsoft ha dato il via all’Alleanza per la Sostenibilità, per promuovere una crescita sostenibile dell’Italia attraverso il digitale, in collaborazione con growITup, la piattaforma di Open Innovation creata con Cariplo Factory, e insieme a molteplici altre aziende, mondo accademico e startup per sviluppare nuove progettualità in grado di far fronte alle sfide ambientali e diffondere una cultura green. Ne fanno già parte 17 partner e negli ultimi mesi è stato avviato il programma di scaling Pitch for Impact per sostenere le idee più brillanti e le startup più meritevoli attraverso risorse tecniche e tecnologiche, come crediti Azure e accesso alla piattaforma Git-Hub. L’opportunità è di sviluppare progetti in grado di attingere a 85 miliardi di euro nell’ambito dei fondi del PNRR, un motore senza precedenti per spingere il Paese verso l’innovazione sostenibile.

Con Microsoft Intesa Sanpaolo ha intrapreso un progetto volto al miglioramento delle performance del proprio patrimonio immobiliare e delle attività di facility management, nonché all’ulteriore efficientamento dei consumi energetici. Grazie alla collaborazione con Microsoft e il partner ICONICS, può ora utilizzare i dati per identificare proattivamente gli errori, aumentare il comfort e diminuire il consumo energetico degli edifici così da ridurre l’impronta ecologica aziendale. Nei primi tre edifici, utilizzando Azure IoT, le funzionalità AI di Azure e ICONICS, è stato ridotto il consumo energetico annuo del 15%, pari a 2,5 GWh all’anno. Nel 2021 queste soluzioni verranno implementate in altri tre edifici e si prevede una riduzione complessiva dell’impronta energetica di 10 GWh, generando un risparmio equivalente all’ipotetico spegnimento di un edificio di 40 piani con 2.000 utenti. Nel complesso nel primo semestre, è stato registrato un risparmio annuo pari a 500.000 euro, che se si rifletterà anche negli altri edifici determinerà un risparmio di circa due milioni di euro all’anno.

Altro interessante sviluppo legato alla sostenibilità è quello di Aura Blockchain Consortium, un consorzio nato dalla collaborazione tra il Gruppo Prada, LVMH e Cartier con l’obiettivo di offrire una soluzione blockchain comune basata sulle tecnologie Quorum/ConsenSys e Microsoft/Azure.

Le competenze e lo smart working

Altra priorità per la competitività del Paese riguarda le competenze e il futuro del lavoro, un’area su cui da sempre Microsoft investe molto e lo ha fatto a maggior ragione sotto l’egida di Ambizione Italia #DigitalRestart, sviluppando molteplici programmi di formazione digitale e reskilling, nonché iniziative a sostegno delle PMI e dello smartworking per una nuova cultura del lavoro. Per la precisione 1,3 milioni di persone hanno acquisito competenze digitali grazie alle iniziative e ai partner Microsoft nell’ultimo anno. L’obiettivo è arrivare a 3 milioni di Italiani formati nel 2023. Collaborando con grandi realtà italiane Microsoft ha dato vita all’Alleanza per lo Smartworking e in generale ha ingaggiato in attività di formazione oltre 150.000 PMI in Italia nell’ultimo anno, che saranno sempre più al centro del piano di investimenti Microsoft dei prossimi mesi.

L’evento si è concluso proprio sul tema del lavoro. Ad esempio con l’esperienza di Sogei, realtà che in un momento pre-covid ha avviato un processo di trasformazione della Employee Experience volta a migliorare la comunicazione e la collaborazione, grazie alla reingegnerizzazione della Intranet per una nuova centralità delle persone che ha impattato anche sulla customer experience. Il progetto ha abilitato una riduzione del 60% del volume della posta elettronica e un aumento del 194% dell’attività di collaboration, con una media di utenti attivi tutti i giorni pari al 73% della popolazione aziendale. Ora grazie a Power Apps si punta a migliorare ulteriormente la collaborazione e la condivisione di informazioni.

Altra esperienza arriva da RINA, che aveva già intrapreso un percorso di trasformazione digitale cloud-based e che sulla scia dell’emergenza COVID 19 ha ulteriormente accelerato il processo di trasformazione in atto verso modalità operative basate su flessibilità e agilità dei team: tutto il personale che abbia mansioni compatibili sta, infatti, stabilmente lavorando in smartworking ormai da oltre un anno. La pandemia ha evidenziato l’importanza di quest’approccio e spinto a potenziare ulteriormente modelli di lavoro sempre più ibridi e un utilizzo massiccio di tool per la collaborazione come Teams. In questo quadro è stato anche siglato un accordo sullo smart working con le Organizzazioni Sindacali Nazionali dei Trasporti, che garantisce il diritto alla disconnessione e autonomia nella gestione del tempo, prevedendo fino a 12 giorni al mese di lavoro in modalità agile.

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