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Getir si prende Gorillas: ora il ‘quick commerce’ è roba per giganti

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Alla fine, l’acquisizione tanto anticipata nel mondo europeo della spesa veloce è arrivata, e ora nel ‘quick commerce’ c’è una stella in meno, ma c’è anche un gigante ancora più forte: Getir, l’azienda turca dei fattorini viola che in Italia si vedono (per ora) solo a Roma, Milano e Torino, acquista Gorillas.Cioè l’azienda con base a Berlino che, solo qualche mese fa, ha rinunciato al mercato italiano, chiudendo le sue sedi e licenziando i suoi dipendenti.

Getir, aveva spiegato in un’intervista a Fortune Italia il general manager del nostro Paese, sull’Italia invece vuole puntare. Intanto, anche a livello internazionale, “questa acquisizione sottolinea come Getir stia guidando il consolidamento del settore”, spiega l’azienda in un comunicato.

Il settore del quick commerce ha un modello di business diverso dal food delivery, dove gli ordini vengono ritirati da player come Uber Eats direttamente dai ristoranti. Gli attori della spesa veloce, invece, devono anche gestire quelli che vengono chiamati ‘dark stores’, i magazzini dove il cibo acquistato dai fornitori e dai partner viene immagazzinato e preparato per le consegne.

Se quando Gorillas (nata nel 2020 ed esplosa grazie a una rapida raccolta di capitali da investitori come Coatue, Tencent e DST Global) aveva annunciato il suo ridimensionamento si era parlato di ‘bolla’, ora il termine ricorrente per quello che viene chiamato ‘quick commerce’ è proprio consolidamento: dopo il successo spinto dai lockdown dell’era Covid e le difficoltà della fase successiva, l’industria della ‘spesa veloce’ sembra entrata in una nuova fase. Nella quale rimangono solo i player più grandi: Getir è ora il maggiore in Europa, ma vanno anche segnalate la tedesca Flink e la statunitense GoPuff (attiva anche nel nostro continente). Un altro unicorno del settore (il miliardo di dollari di valutazione è stato superato con una raccolta a settembre) è l’americana JOKR.

Secondo le stime sul mercato della spesa consegnata in pochi minuti, nonostante le sofferenze post-pandemiche i motivi per rimanere nel settore ci sono tutti. Un rapporto di Mercatus e Incisiv sul mercato americano sostiene che nel 2026 il 20% degli acquisti relativi a quella che definiamo ‘spesa’ quotidiana verrà effettuato online.

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La crescita del quick commerce in base alla quota di vendite online nel settore ‘grocery’ americano. Da Mercatus-Incisiv: https://info.mercatus.com/online-grocery-shopper-consumer-behavior

Getir prende Gorillas, l’accordo

Le trattative con Gorillas erano state anticipate già mesi fa, anche se le aziende non avevano mai confermato i rumor. La cifra dell’accordo non è stata rivelata, ma secondo il Financial Times si parla di 1,2 mld di dollari: Gorillas era arrivata ad essere valutata 3 mld, negli scorsi anni, prima di ridimensionarsi e ritirarsi da Paesi come l’Italia, la Spagna e la Danimarca.

Praticamente, Getir ha potuto prendere i rivali con uno sconto di circa il 60%.

Ora a valutazione totale del gigante del delivery è di 10 mld di dollari, mentre la sola Getir (tra gli investitori ci sono fondi come Sequoia e Tiger Global) aveva raggiunto gli 11,8 mld di valutazione all’inizio di un anno, il 2022, che ha fortemente tagliato le valutazioni delle grandi scaleup. La stessa Getir era scesa a 8,8 mld di valutazione, prima dell’accordo: un calo di 3 mld.

La stessa Getir, in Italia, era stata costretta a non rinnovare i contratti a tempo determinato di alcuni dipendenti, scendendo a una forza lavoro di 775 persone. Secondo Davide Tronzano, che guida l’azienda in Italia, l’obiettivo è risalire: i numeri sarebbero già in aumento, aveva detto a Fortune Italia nella sua intervista, e i lavoratori a tempo indeterminato erano arrivati ad essere una maggioranza: al 6 novembre 2022 i contratti a tempo indeterminato di Getir superano il 52%, a fronte del 16% di luglio 2022 riportato dai sindacati dopo un confronto con l’azienda.

Getir è stata fondata nel 2015 come il primo servizio al mondo per la consegna ultraveloce della spesa, e opera oggi in nove Paesi, in tre continenti. L’azienda è diventata il primo decacorno per la consegna ultraveloce della spesa in Europa all’inizio di quest’anno. Inoltre Gorillas non è il suo primo acquisto: un anno fa i turchi hanno preso la britannica Weezy, ad esempio, ma anche Blok, che aveva sede in Italia e Spagna.

“I mercati vanno su e giù, ma i consumatori amano il nostro servizio, e comodità, convenienza e praticità sono qui per restare. Il settore della consegna ultraveloce della spesa crescerà costantemente per molti anni a venire, e Getir guiderà questa categoria che ha creato 7 anni fa”, afferma Nazim Salur, fondatore di Getir.

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