“Arte: cultura, creatività e bellezza“. È il titolo dell’ultimo talk Most Powerful Women di Fortune Italia. Al centro del dibattito c’è il ruolo giocato dall’arte contemporanea e l’incontro-scontro con la tradizione. L’arte di oggi apre infatti le porte al digitale, all’intelligenza artificiale, dando vita a nuove forme artistiche e a nuovi modi di veicolarle.
Fra gli ospiti dell’incontro – moderato da Emanuele Bevilacqua di Fortune Italia – Takoua Ben Mohamed, fumettista, illustratrice, graphic journalist e producer. “Il mondo del fumetto non è mai stato considerato arte contemporanea e difficilmente è stato considerato letteratura: è un po’ tutto e un po’ niente”, spiega Takoua. “Io lavoro nel graphic journalism, faccio reportage spesso da contesti di guerra e li trasformo in fumetti. Il fumetto ha una qualità importante: semplifica l’informazione senza banalizzarla. Può essere adottato da tanti contesti diversi e ha portato l’informazione a persone che di solito non comprendono i linguaggi del giornalismo”.
Francesco Saverio Teruzzi, cultural project manager della Fondazione Pistoletto, analizza il rapporto spesso complicato fra l’arte contemporanea e lo spettatore. “L’arte contemporanea cerca spesso di essere innovativa e di provocare una rottura col passato. Utilizzando le parole di Michelangelo Pistoletto: ‘La libertà porta ad una responsabilità’. E la responsabilità è anche quella di riuscire a farsi capire. Purtroppo molto spesso – prosegue Teruzzi – nell’ambito dell’arte contemporanea si tende ad essere criptici o concettuali e se non hai almeno un titolo dell’opera da leggere, difficilmente riesci a distinguere ciò che stai guardando. In altri casi, tantissimi artisti riescono con incredibile semplicità a veicolare messaggi forti e voluminosi, che entrano nello spazio privato e pubblico”.
“Il digitale è il contesto in cui ci muoviamo, volenti o nolenti – spiega Antonella Sbrilli, professoressa associata di Storia dell’Arte Contemporanea alla Sapienza – C’è un cambiamento che va nella direzione della produzione di nuove immagini con una nuova sintassi, una nuova catena di distribuzione e di determinazione del valore”. Non ci sono solo gli Nft fra le più recenti applicazioni della tecnologia, ma anche ChatGPT il cui impatto è stato travolgente. “Tutti gli studenti usano ChatGPT – racconta la docente – Credo che l’aspetto più rilevante sia imparare a porre le domande giuste, a scrivere i prompt, piuttosto che il contenuto finale”.
Sugli Nft si concentra anche Serena Tabacchi, direttrice e cofondatrice del MoCDA, il Museo d’Arte Contemporanea Digitale di Milano. “La moda degli Nft segna un’evoluzione della forma di certificazione di file che altrimenti possono essere riproducibili all’infinito. Io sono stata molto a favore della tecnologia, perché ha dato la possibilità a molti artisti di lavorare coi sistemi generativi, di usare degli algoritmi che possono creare opere d’arte, ovviamente con un input umano. Ho cercato di creare, attraverso percorsi espositivi, la possibilità di avvicinare il pubblico a questa nuova forma d’arte e di capire meglio l’aspetto tecnico, mettendo in campo una sorta di educazione attraverso l’arte”.
