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Brevetti, in Italia è record di domande. Ma i big sono ancora lontani

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I numeri rispetto ai grandi innovatori del mondo, come Stati Uniti e Cina, sono irraggiungibili. Quelli rispetto ai grandi innovatori europei sono palesemente in ritardo: la Germania presenta 5 volte le domande di brevetti italiane. Ma l’Italia che inventa può sorridere guardando al ritmo con cui crescono le sue richieste, riportate dal Patent index dell’Epo.

Per l’ufficio europeo dei brevetti l’anno scorso le domande italiane sono cresciute del 3,8%, il doppio rispetto alla media europea, arrivando a 5.053 domande di brevetto depositate: il numero più alto di sempre per il Paese.

Numeri sicuramente migliori rispetto a 10 (+38%) e 5 anni fa (+15%). Ma che non sono ancora abbastanza: l’Italia è all’undicesimo posto tra tutti i Paesi che presentano le domande all’EPO e al quinto posto tra i 27 Paesi dell’Unione Europea, dopo Germania (24.966), Francia (10.814), Paesi Bassi (7.033) e Svezia (5.139).

Il ritardo rispetto ai vertici si allarga se si considera il rapporto tra brevetti presentati e popolazione: l’Italia presenta 85 domande per abitante. La Svizzera, irraggiungibile al primo posto, 1085, seguita da Svezia e Danimarca a quasi 500.

La provenienza geografica delle domande di brevetto arrivate all’Epo nel 2023.

Brevetti, le tendenze globali

In generale sono aumentate le domande di brevetto presentate in Europa, con l’Epo che nel 2023 ha raggiunto le 199.275 domande di brevetto, +2,9% rispetto al 2022. Un dato che “L’ultimo indice dei brevetti pubblicato mostra che nel 2023 l’innovazione è in costante fermento nel mondo”, ha dichiarato il presidente dell’EPO António Campinos. “L’EPO è stato incaricato di esaminare un numero di domande mai visto prima, a riprova dell’attrattiva del mercato tecnologico europeo”.

Complessivamente nel 2023, l’EPO ha ricevuto 199.275 domande di brevetto, registrando una crescita del +2,9% rispetto al 2022, stabilendo un nuovo record dovuto principalmente alle richieste provenienti da Cina e Corea, che superano la Francia e inseguono Usa, Germania e Giappone.

I cinque principali richiedenti all’ufficio europeo dei brevetti nel 2023 sono stati Huawei, Samsung, LG, Qualcomm ed Ericsson. Huawei, da sola, ha depositato più domande di brevetto di tutti gli inventori italiani messi insieme.

Brevetti, la top 10 italiana e il paradosso delle inventrici

In Italia l’azienda che fa più domande di brevetto in assoluto (secondo i dati dell’Epo patent index relativi al 2023) è in mano a una donna. È Isabella Seragnoli, imprenditrice di Bologna che dal 2002 è azionista unica di quella che nel 2005 sarebbe diventata Coesia, multinazionale specializzata in soluzioni industriali e di imballaggio famosa per il marchio storico G.D.

Coesia è il prima società italiana per numero di domande di brevetto presentate all’Epo per il secondo anno consecutivo.

Il paradosso è che proprio l’Italia è in ritardo rispetto alla media europea quando si parla di domande brevettuali e donne: solo il 23% delle domande italiane vede una donna nel ruolo di inventrice. La media dei 39 Stati membri dell’Epo è del 27%, mentre è ancora più alta la quota di donne per Paesi come Spagna e Francia.

Ma qual è la classifica italiana? Dopo Coesia, Ferrari e Iveco Group sono le aziende italiane che hanno presentato più domande di brevetto nel 2023.

Ferrari in particolare nel 2022 si posizionava al settimo posto, mentre sale in terza posizione Iveco Group.

Nella Top 5 della classifica figurano anche Pirelli dal secondo posto del 2022 e Chiesi Farmaceutici (dal terzo posto dello scorso anno). Seguono Leonardo, Politecnico di Milano, Danieli & c., Sacmi e Scm Group.

 

 

 

La classifica cambia se si parla di brevetto unitario, il sistema di protezione introdotto a giugno 2023 che prevede un brevetto adottato in 17 Stati membri con un effetto giuridico unitario e che può essere contestato o fatto valere nel Tribunale unificato dei brevetti.

In questo caso Pirelli S.p.a. è tra i principali richiedenti nel 2023, al 25esimo posto tra coloro che hanno registrato il maggior numero di Brevetto Unitario nel 2023, al pari delle francesi Saint-Gobain SA e Commissariat à l’Energie Atomique et aux Energies Alternatives (CEA).

I principali richiedenti di brevetto unitario nel 2023 sono Johnson & Johnson (300), Siemens (272), Qualcomm (224), Samsung (2015) e Ericsson (181). Dei titolari che hanno trasformato i loro brevetti europei in brevetti unitari, circa due terzi sono europei.

Le tendenze in Italia e le regioni più attive

In Italia i tre settori tecnologici che nel 2023 hanno totalizzato la maggior parte di domande di brevetto dall’Italia sono l’Handling, che comprende anche le tecnologie di imballaggio, (+14,6% rispetto al 2022), il settore dei Trasporti (+13,5%) e le tecnologie mediche (+8,2%).

Il settore con la crescita più forte di domande di brevetto all’Epo nel 2023 è stato quello di macchinari elettrici, apparati e energia (+15% rispetto al 2022) nel quale vengono depositate molte invenzioni relative alle tecnologie per l’energia pulita.

Da notare che l’Italia rimane al 5° posto tra tutti i paesi richiedenti brevetti nel settore tecnologico Altri macchinari speciali (un comparto che comprende ad esempio le macchine utensili per vari settori industriali e la stampa 3D), mentre nel campo dei trasporti si classifica in settima posizione e in decima per le tecnologie mediche.

Tre le regioni italiane entrate nella classifica delle prime 20 regioni dell’UE per numero di domande di brevetto presentate all’EPO. Sono Lombardia (11esimo posto), Emilia-Romagna (17esimo) e Veneto (20esimo), che rappresentano quasi due terzi di tutte le domande di brevetto presentate dall’Italia all’EPO.

L’Italia dei brevetti cresce ancora

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