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Formazione, agricoltura, sostenibilità: le aziende di Exco 2019

Ingegneria, robotica, agricoltura, risposta alle emergenze umanitarie, energia rinnovabile. Se si parla di cooperazione internazionale le declinazioni possono essere molteplici, e per chi cerca soluzioni nel panorama delle imprese e startup italiane, le risposte sono tantissime. Nel caso di Exco 2019, che ha chiuso i battenti dopo tre giorni di conferenze, dibattiti e incontri – appuntamento al 2020 – proprio le imprese hanno avuto un ruolo da protagonista: gli svariati spazi espositivi allestiti nei padiglioni della Fiera di Roma hanno offerto ai visitatori (ovvero altre aziende, Ong, istituzioni, università) la possibilità di toccare con mano proposte imprenditoriali innovative, più o meno avviate, ma sempre caratterizzate da una dimensione (o ambizione) internazionale.

Tra i temi trattati durante la fiera, che ha dedicato molti focus all’Africa, si è parlato ovviamente di rifugiati: siamo il Paese del G7 che nel 2018 ha registrato il calo più significativo negli aiuti allo sviluppo rispetto all’anno precedente, il 15% in meno. Un calo, secondo l’Asvis, dovuto in buona parte alla ridotta spesa per l’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo. Il ruolo delle imprese è stato quello di proporre soluzioni innovative, connesse a questo problema: quello che fa Nasoallinsù, un’azienda della provincia di Varese, impegnata nella progettazione e realizzazione di prodotti – le sue tende – per emergenze sanitarie e civili, in scenari che impongono la rapidità: nell’allestire un luogo di ricovero, di pronto intervento, un’area di sosta o un laboratorio di lavoro.

Senza dimenticare anche l’esperienza di RI spa, azienda attiva nella progettazione e costruzione di sistemi modulari per edifici da oltre 30 anni; ha consegnato numerosi progetti di successo in Italia, Africa, America, Australia, Europa e Medio Oriente. Oggi è leader di mercato nel campo della costruzione di edifici prefabbricati e continua a fornire soluzioni innovative, efficienti e di qualità in tutto il mondo, con soluzioni progettate per le situazioni d’emergenza. E a proposito di situazione di emergenza, tra le iniziative più particolari anche quella di Eucentre, Centro europeo di formazione e ricerca in ingegneria sismica, con il suo simulatore di terremoti, per far capire ai visitatori quale sia l’esperienza che si prova durante un sisma.

Tra le aziende già affermate sul mercato internazionale c’è poi la De Lorenzo Spa, che opera per lo sviluppo delle competenze tecniche e professionali in più di 160 paesi nel mondo e negli ultimi 30 anni ha moltiplicato i progetti e i contratti in ben 25 paesi africani. “L’educazione tecnica è un motore trainante delle economie”, secondo Filippo Prosperi, Business Development Director della De Lorenzo Spa, società italiana specializzata nella produzione e fornitura di materiale per l’educazione e la formazione tecnica e professionale. “Dove c’è educazione il Paese ha una stabilità socio-economica sicuramente migliore”, e la presenza all’estero di De Lorenzo permette di capire quali siano le “esigenze di ogni singolo Paese”.

Un’altra azienda già affermata, altri risvolti nel campo didattico: Robidone, robot dedicato all’educazione connessa al riciclo responsabile, è infatti solo una delle applicazioni della componentistica elettronica di MorsettItalia, l’azienda di Roberto Codara che ha già assunto una sua dimensione internazionale, aprendo una sede in Tunisia nel 2006.


In un evento come quello di Exco, con un focus molto pronunciato sull’Africa, non poteva mancare l’agricoltura: da segnalare la startup SolarFertigation della SF System, specializzata in sviluppo e costruzione di impianti industriali con particolare focus sulle energie rinnovabili e gli impianti fotovoltaici. Con SolarFertigation, è possibile fertilizzare e irrigare automaticamente (e autonomamente dalla rete elettrica, grazie all’energia solare), utilizzando intelligenza artificiale e Internet of Things. A fianco dell’automazione dell’attività agricola c’è infatti il software, che aiuta l’agricoltore nelle sue decisioni. I Paesi africani rappresentano “un’opportunità per la nostra applicazione”, dice il Ceo Sergio Strazzella, “anche per il trasferimento di know how tra i nostri Paesi”.

Tra gli espositori di Exco 2019 anche la siciliana Irritec: azienda leader nel mondo nell’irrigazione intelligente ha come mission di migliorare l’efficienza dell’approvvigionamento idrico, con grande attenzione all’impatto ambientale. Con 11 stabilimenti e più di 700 lavoratori, Irritec ha centri di produzione e uffici di vendita in Italia, Spagna, Messico, Brasile, USA, Algeria, Germania e Cile. Alla sfida di un’agricoltura sostenibile, l’azienda risponde con la ‘microirrigazione’, riducendo il consumo d’acqua e adattandosi alle caratteristiche del terreno.

Una delle testimonianze più forti del significato di un evento come Exco l’ha data, probabilmente, l’evento Pilot Auction Floor, dove i rappresentanti di 27 progetti di sviluppo sostenibile hanno potuto presentare le proprie iniziative – dall’utilizzo di droni per l’agricoltura in Benin e Ghana all’accesso al credito nei paesi africani basato sulla blockchain – a una platea di protagonisti della cooperazione internazionale e potenziali investitori. A moderare l’incontro, nella mattinata del terzo giorno della fiera, è stato Ruggero Auricò, Vicepresidente di Confindustria Assafrica e Head of institutional affairs (Europa, Africa, Asia e Oceania) di Enel Green Power. “Attraverso questa piattaforma cerchiamo di dare una seconda opportunità a quei progetti”, che magari non sono ancora riusciti ad accedere a bandi internazionali, ma sono stati ritenuti “effettivamente importanti e sostenibili”, tanto da avere una seconda possibilità a Exco 2019.

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