A un giorno di distanza dalla cessione della divisione idrocarburi, nel suo viaggio verso un’energia più green, Edison’ incappa’ in una ‘rivolta’ dei soci risparmio che si mettono di traverso alla recente delibera dell’assemblea. Impugnando, così, il bilancio 2018 che era appena stato approvato. Ma non solo, oltre al bilancio, il rappresentante comune degli azionisti di risparmio ha messo nel mirino proprio l’acquisto di Edf Renouvelables, società venduta a Edison per 172,9 milioni di euro dalla controllante Edf in un’operazione tra parti correlate. In assemblea, infatti, il Cda aveva approvato anche l’acquisto di EDF EN Italia dalla controllante Edf, assumendo l’esistenza, non dichiarata, dell’attività di direzione e coordinamento da parte di Edf. E sarebbe quest’ultimo il punto sul quale si sarebbero impuntati i soci risparmio. Lo comunica Edison in una nota in cui definisce “infondata e arbitraria l’iniziativa”.
Edison, si legge nella nota, “ha ritenuto fin dal 2012 – esercizio nel quale EDF ne ha assunto il controllo – e ritiene tutt’ora, anche sulla base di plurime articolate e strutturate verifiche fattuali e giuridiche condotte periodicamente, che detta attività di direzione e coordinamento non sussista e ne ha debitamente indicato le ragioni nelle proprie comunicazioni finanziarie periodiche”. Edison, conclude l’azienda, “reputa infondata e arbitraria l’iniziativa giudiziaria del Rappresentante comune e si difenderà nelle sedi appropriate, riservandosi ogni iniziativa al riguardo”.
