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La settimana, storie e analisi: il rebus Autostrade

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Questa è la versione web della newsletter settimanale di Fortune Italia. Chi non si fosse ancora iscritto, può registrarsi alla nostra newsletter qui. Questa settimana:

Il ‘vento digitale’ secondo Cisco; reportage da Tel Aviv, cuore della startup nation; la voglia di Bill Gates di pagare più tasse; la saga dei 737

Si parla spesso, e a ragione, di doppia velocità. Vale spesso per le grandi imprese e le altre, vale sempre di più per quelle che innovano e investono in tecnologia e quelle che restano ferme. Per capire a che punto siamo e dove stiamo andando, nel numero di gennaio di Fortune Italia, che trovate come sempre in versione sia cartacea che digitale, abbiamo intervistato l’Ad di Cisco Italia, Agostino Santoni. Inoltre, al magazine abbiamo allegato il nostro primo inserto. È dedicato al nostro Forum Sostenibilità, e racconta, in maniera approfondita, il lavoro svolto dalle aziende e istituzioni che hanno partecipato alla due giorni dello scorso novembre.

Il nostro primo appuntamento del 2020 si terrà il 15 gennaio, a Roma: con ‘Raccontare la comunicazione’ apriamo il percorso che porterà al premio Best in Media Communication.

 

L’opinione

Di Fabio Insenga

 

Quando si intrecciano interessi politici contrapposti, dinamiche finanziarie e industriali complesse e tempi stretti è difficile che si arrivi a soluzioni soddisfacenti. Nel dossier Autostrade ci sono tutti gli elementi per un rebus complicato da risolvere. Revoca delle concessioni, maxi multa o risarcimenti. La decisione finale andrebbe presa guardando esclusivamente all’interesse pubblico: uscire dalla continua emergenza e dotare il Paese di una rete autostradale efficiente e sicura. Rischia invece di scontare le difficoltà di una maggioranza di governo che continua a muoversi sul filo di un equilibrio precario.

 

Trovate qui l’opinione integrale.

[email protected]

 

Le altre storie della settimana

 

Dall’edicola
Il digitale è vento a favore: parla l’Ad di Cisco Italia

“Cisco è Internet, buona parte delle persone ci conosce per l’associazione tra innovazione, digitale e Internet. Già nel 2015 dicevamo che i nuovi abitanti della rete sarebbero state le cose e i processi, dopo Expo gli investimenti hanno accelerato puntando ad agire soprattutto sul grande inibitore, che era il tema della cybersecurity. Oggi abbiamo allargato il nostro portfolio: tecnologia per le reti Internet e la cybersecurity, piattaforme per la collaboration e il computing. Stiamo parlando di 26mila ingegneri che fanno ricerca e sviluppo per 6 mld investiti ogni anno”. Ad di Cisco Italia, Agostino Santoni parla sul nuovo numero di Fortune Italia dei progetti e delle strategie della multinazionale. Nuova Rete, cybersecurity e innovazione a portata di tutti per allargare il mercato e non lasciare indietro nessuno.

 

Dall’edicola
Come ha fatto Israele a diventare una ‘startup nation’

 

Dream big, dice il motto che Shimon Peres ha scelto per il suo Centro per la Pace e per l’Innovazione a Tel Aviv. Sogna in grande, perché sei in Israele, il Paese che è riuscito a trasformare un territorio più piccolo della Sicilia, dalle scarsissime risorse naturali, e con una popolazione che oggi arriva a 8,9 milioni di abitanti, nello stato più avanzato al mondo in termini di tecnologia e imprenditoria innovativa. Sembrerebbe una contraddizione, ma questa è la terra delle contraddizioni: ecco il reportage di Fortune Italia da Tel Aviv, il cuore digitale della ‘startup nation’.

 

Economia
Bill Gates: “Patrimoni tassati meno del lavoro. Fatemi pagare di più”

 

La dichiarazione usata più spesso per titolare gli articoli sulle recenti parole di Gates è stata “fatemi pagare di più“: diretta, e giornalisticamente quasi irrinunciabile, colpisce il lettore in maniera sicuramente efficace. Ma la spiegazione di questa dichiarazione, contenuta nello stesso post del miliardario-filantropo, è forse ancora più interessante: “Oggi il governo Usa dipende per lo più dalle tasse sul lavoro, circa i tre quarti delle sue entrate provengono dalle tasse sui salari. La maggior parte delle persone vive solo del proprio salario, che ha una tassazione che può arrivare al 37%. Ma per i più ricchi generalmente solo una piccola parte di reddito proviene dal salario: la maggior parte deriva dai profitti su investimenti, come azioni o proprietà immobiliari, tassate al 20%, se le hanno da più di un anno. Questa è la prova più chiara secondo me che il sistema non è equo. Non vedo nessuna ragione per favorire i più ricchi rispetto ai lavoratori, come facciamo oggi”.

 

Trasporti
Il disastro aereo in Iran e la saga infinita dei Boeing 737

Quello di Teheran è il terzo incidente mortale di un velivolo Boeing dalla fine del 2018. L’aereo nell’incidente di mercoledì, il Boeing 737-800, appartiene alla stessa famiglia del 737 Max, ora a terra, coinvolto nei due incidenti precedenti, ma gli esperti dell’aviazione fanno una distinzione tra i modelli. Il 737-800 fa parte dei Next-Generation della Boeing, ed è “l’aereo di maggior successo nella storia dell’aviazione”, ha dichiarato l’esperto David Learmount di FlightGlobal. Nonostante questo, anche questo tipo di velivolo ha avuto incidenti mortali in passato.

 

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