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Mercato immobiliare italiano in rallentamento: crollano i mutui, compravendite -10%

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Il mercato immobiliare italiano sta affrontando un periodo di rallentamento, con una previsione di una diminuzione del 10,1% delle compravendite di case entro la fine del 2023. Tuttavia, non tutte le regioni sono interessate da questa tendenza negativa. Analizzando i dati forniti dal Consiglio nazionale dei notai, emergono significative variazioni regionali che mostrano alcune aree in controtendenza rispetto al trend nazionale.

Le città resilienti

Tra le città che stanno resistendo alla flessione del mercato immobiliare, Torino e Bologna si distinguono per un aumento delle compravendite rispettivamente del +3,26% e +2,88%. Al contrario, altre importanti città come Milano, Verona, Roma, Firenze e Napoli stanno sperimentando una diminuzione negativa degli scambi immobiliari, con Firenze e Napoli in particolare che registrano cali significativi del 5,28% e del 14,9% rispettivamente.

Analisi regionale

Oltre alle città, anche alcune regioni italiane presentano una tenuta relativamente buona nel mercato immobiliare. Bari e Palermo, ad esempio, hanno visto un aumento rispettivamente dell’1,14% e del +2,11% nei rogiti per l’acquisto di case. Questi dati indicano che nonostante il trend nazionale sia al ribasso, ci sono ancora aree in cui gli acquirenti continuano ad essere attivi.

Il mercato delle prime case

Secondo il dossier del Consiglio nazionale dei notai, si prevede una riduzione del 17,1% per l’acquisto di prime case tra privati e del 16,1% per le prime case da impresa entro la fine dell’anno. Tuttavia, il mercato delle seconde abitazioni dovrebbe registrare un calo meno pronunciato, con un -2,5% negli acquisti tra privati e un -7,7% per le transazioni tramite impresa.

Tendenza dei mutui

Il documento evidenzia un forte calo nell’accensione dei mutui per l’acquisto di una casa, con una riduzione del 23,56% nei primi due mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo declino potrebbe essere attribuito alle restrizioni introdotte dalla Banca centrale europea (BCE) che ha aumentato i tassi di interesse. I dati mostrano anche un’importante diminuzione del capitale erogato per i mutui, che è sceso del 20,7%, passando da 10,2 miliardi di euro nel primo bimestre del 2022 a 8,1 miliardi di euro a gennaio e febbraio 2023.

Conclusioni

Il mercato immobiliare italiano sta vivendo un periodo di rallentamento generale, con una previsione di una diminuzione delle compravendite di case entro la fine del 2023. Tuttavia, è interessante notare come alcune città e regioni riescano a mantenere una certa stabilità e, in alcuni casi, addirittura a registrare incrementi delle compravendite. Il calo dei mutui e del capitale erogato riflette una tendenza in cui sempre più persone stanno acquistando immobili con fondi propri, probabilmente a causa dell’aumento dei tassi di interesse. Nonostante le sfide attuali, il mercato immobiliare italiano rimane un settore in continua evoluzione e le tendenze regionali offrono spunti interessanti per gli investitori e gli acquirenti interessati ad approfittare delle opportunità presenti sul territorio.

 

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