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La settimana, storie e analisi: 40 under 40

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Notizie, approfondimenti e commenti della newsletter di questa settimana (ci si registra qui): I 40 under 40 di Fortune Italia; a cosa servono le Business School; le mosse in Europa di Google; la cavalcata in Borsa di Tesla.

 

La copertina del numero di luglio/agosto di Fortune Italia è dedicata alla lista dei 40 under 40: quaranta persone fino ai quaranta anni di età che abbiamo selezionato perché pensiamo si siano particolarmente distinte nel loro campo. Le abbiamo divise in 4 categorie:

 

manager

startupper

ricercatori

influencer

 

La nostra non è una classifica, né abbiamo la presunzione di pensare che non ci siano profili altrettanto validi che non abbiamo considerato. Ma nell’anno del Coronavirus, la nostra selezione annuale di talenti assume un valore diverso. È a loro che è più immediato guardare per coltivare la speranza che la crisi possa rappresentare, oltre a una discontinuità traumatica, anche l’opportunità per un cambiamento positivo. Al magazine di Fortune Italia ci si può abbonare a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale, oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

 

 

In questa settimana si sono tenuti due dei nostri e-meeting. Per il progetto Ricostruzione abbiamo parlato di innovazione finanziaria, martedì 7 luglio. Ieri invece si è tenuta la BIC Convention, per celebrare i risultati dei team della comunicazione delle 14 aziende che hanno ricevuto il riconoscimento “Best in Media Communication”. Il prossimo evento è previsto per il 16 luglio, e parleremo di credito e del settore immobiliare.

 

 

L’opinione

Di Fabio Insenga

 

 

Qualche idea buona c’è. Gli obiettivi sono tutti condivisibili. Mancano le misure, il provvedimento. Come succede ormai sempre, come se governare ‘salvo intese’ sia l’unica strada possibile per tenere insieme una maggioranza che continua a dividersi, prima di provare a trovare il modo per trovare una sintesi fra le posizioni diverse. Anche l’atteso, e cruciale, decreto Semplificazioni sarà scritto nei prossimi giorni, o nelle prossime settimane, dopo l’approvazione per titoli nel consueto Cdm notturno. Per questo l’enfasi delle parole finisce con il perdersi nel dato di fatto inoppugnabile: si parla di un decreto che non c’è. Anche se resta una priorità assoluta. “Questo provvedimento, il dl Semplificazioni, rappresenta anche la base del ‘Recovery Plan’, la base del nostro rilancio”, assicura il premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, aggiungendo, parlando di una lista di 130 opere strategiche: ”Avremo degli appalti più semplici e veloci, ci sarà l’affidamento diretto”. Le opere strategiche, lo sblocco dei cantieri e la semplificazione degli appalti. Ovvero, una buona parte dei fattori che possono contribuire a sbloccare l’economia.

 

Trovate qui l’opinione integrale.

[email protected]

 

 

Le altre storie della settimana

 

Dall’edicola
A che cosa serve una Business School

 

Per spendersi al meglio sul mercato del lavoro, oggi una laurea potrebbe non bastare. Nascono così le offerte delle business school, corsi di specializzazione per chi punta a un percorso manageriale o imprenditoriale, che portano dritti al posto di lavoro. Sul numero di Fortune Italia di luglio/agosto ne abbiamo parlato con i ‘dean’ delle migliori del Paese, ponendo a tutti le stesse quattro domande.

 

Tech
Google, le mosse in Europa e il maxi investimento in Italia

 

“Per aiutare a trasformare le aziende italiane grandi e piccole, investiremo oltre 900 milioni di dollari in 5 anni”, ha detto il Ceo di Google e Alphabet, Sundar Pichai. Le iniziative in Italia seguono il solco tracciato da quelle in Europa. È di pochi giorni fa l’annuncio dell’alleanza con Deutsche Bank. In questo caso, è il cloud e lo sviluppo dell’Edge cloud (ovvero una gestione dati in rete più ‘vicina’ ai dispositivi) a prendersi la luce dei riflettori.

 

Imprese
Conversazioni, contenuti e oblio: “Gestiamo la vostra reputazione online”

 

Reputation Up è un’azienda specializzata nel monitoraggio e nella gestione della reputazione online, e nell’eliminazione di contenuti diffamanti, per enti governativi, aziende e privati. “Nasce da un gruppo molto più ampio che opera nel settore dell’information technology da 24 anni: siamo partiti dall’analisi forense e dai big data e 15 anni fa abbiamo iniziato un processo di studio delle dinamiche del web che ci ha portato alla gestione di tutto quello che è la reputazione online oggi” dice a Fortune Italia Andrea Baggio, ceo di Reputation Up per l’Europa.

 

Mercati
Tesla potrebbe entrare nelle 500 aziende più importanti del mondo

 

I mesi della pandemia non hanno sfiduciato gli investimenti: le azioni della società di Musk sono cresciute del 90% negli ultimi sei mesi. Anche se la fabbrica principale in California è stata chiusa per oltre un mese, il periodo di crisi non ha dissuaso gli investitori, che vedono il genio di Elon Musk e puntano su di lui, l’unico che è riuscito veramente a rendere ‘sexy’ le auto elettriche.

 

Notizie Adnkronos:

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